(L’amore non è abbastanza)
Da uno scritto di Annabella Calabrese
Quattro donne, che vivono la ns realta, di diverse fasce sociali, alcune emigrate, sedute in una
stanza vuota, con le pareti sporche e scrostate, raccontano, ciascuna nella propria lingua d’origine,
la loro storia.
Mudiwa è una cameriera sudafricana sposata che in Italia ha scoperto di essere omosessuale ed è
innamorata persa di Nadine. Elisabeth è una madre di origine inglese, unico punto di riferimento
per la sua famiglia della borghesia romana, composta dai due figli piccoli e dal marito banchiere.
Lucìa, sedicenne argentina, emigrata, è incinta all’ottavo mese e il suo amore per lei è Santiago, il
bimbo che ha tanto desiderato e che verrà al mondo di lì a poco. Beatrice, infine, è una ragazza
romana di vent’anni, che però ha l’età mentale di una bambina. Cresciuta in un orfanotrofio, per
lei il suo amore è il padre, che l’ha rivoluta con sé da adolescente e sul quale inventa storie
favolose in cui è proprio lui l’eroe protagonista. Slowly that open and tell they emerge
their stories, the reality of their experiences and it is understood that the bond that between them is profound
While not crossing their lives. Lucìa, Sweetheart, Beatrice and Elisabeth will come to know
slowly the truth, they will remember details that they have deliberately forgotten, up to arrive
to the dramatic awareness of being all death, victims of violence, victims, in some
almost, just those who considered their great loves. Il corto si conclude con la nascita del
piccolo Santiago, venuto alla luce nonostante la morte della madre, unica speranza per un mondo
migliore, un mondo senza violenza ma fatto d’amore, di quello stesso amore del quale le quattro
protagoniste sono profondamente permeate.
“Love is not enough” è dedicato a Eudy Simelane, Chiara Paèz e a tutte le donne morte a causa
di violenza nell’ ambito familiare.